sabato 18 giugno 2011

A mio padre...

Ciao papà,

siamo andate io e la mamma qualche sera fa a cenare fuori, in un posto dove ha detto che la portavi qualche volta appena sposati. Si sai qual'è, lo stesso sulla via, quella quando ogni tanto ti venivo incontro quando uscivi dal lavoro. Ero una bimba.

Sai papà, osservavo il ristorante e immaginavo te e la mamma seduti vicino al camino, immaginavo mamma presa dalla sua buona educazione e tu che cercavi forse di fare il galante.

Poi sono uscita a fumare una sigaretta, si puzzano lo so, mi sembra di sentirti mentre ancora me lo dici, anzi ne accendo una nel frattempo sono a casa mia non ho mai fumato a casa tua, e ti dicevo sono uscita e guardavo quella via e guardavo insieme alla via poco piu' in la dove c'è il palazzo dove lavoravi.

E' cambiato quasi tutto papà, anche se lo sai, sono 2 anni e poco piu' che hai lasciato la mamma, è cambiato tutto, la zona è molto brutta adesso, con gente che fa paura. I negozi sono tutti chiusi a parte qualche bar, punto di ritrovo per gente che ha incollato il bicchiere pieno in mano. Tranne quel ristorantino.

Mamma mangiava ma pensava, cercavo di distrarla, di essere divertente e di instaurare un discorso diverso dal solito, ci sono riuscita poco. Ho mangiato, si bene, eppure papà ho mangiato anche l'amarezza di mamma.

Sai papà, è forse assurdo e quasi incredibile che io te lo dica, ma mancavi, si certo sicuramente saremmo finiti a litigare, ma mancavi.

Mamma è dimagrita, e sta ritornando molto carina, mi chiedo ancora oggi come due anime cosi' estremamente differenti possano essere state insieme per oltre 40 anni.

Io ti ho vissuto poco papà, a 18 anni me ne sono andata, si lo so non me lo hai mai perdonato, ma lo sai papà era impossibile la nostra convivenza, ma lo spirito libero me lo hai donato proprio tu, assurdo vero? Mamma con le sue regole rigide e il suo credo e tu con la tua durezza e i tuoi modi di fare e io...libera come un gabbiano, lo sai se non ci fosse stato il tempo della maggiore età me ne sarei andata anche molto prima...ma mancavi.

No papà mio fratello non c'era a quella cena. Si sta bene ogni tanto, raramente lo sento, mi aveva detto che ti aveva sognato. Penso che sia la mamma che tuo figlio siano stati quelli che hanno sofferto di piu' il tuo volare via, sai lei mi ha detto che si sente sola, anzi no precisamente si sente senza una guida, mio fratello invece evita il discorso ancora oggi se appena si parla di te gli vengono gli occhi rossi e io...io be' lo sai sono sempre stata la "dura" di famiglia, l'aggressiva la ribelle, non posso certo smentirmi ti pare?...ma mancavi.

Papà passa nei sogni della mamma ogni tanto, magari falla sorridere, magari lasciale una buona parola, un abbraccio...l'hai fatto troppo poco quando eri in vita e ora libero come sei puoi farlo...e a tuo figlio ogni tanto indicagli la strada, si te l'ho detto sta bene, ma deve ancora comprendere la sua fragilità e superarla, e a me per favore quando passi nei sogni evita di discutere!



Ciao papà...mi sembra di sentire l'eco della sua voce con un: "ciao pulce"...cosi' mi chiamava.



piumarossa70

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domenica 12 giugno 2011

Osservando il sole...

A volte mi domando se

la vita umana sia come il sole

che ogni volta che tramonta

sorge da un altra parte...


piumarossa70

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