domenica 27 novembre 2011

Aroma di caffe'...

E' da un po' che non scrivo qui sopra, impegni semplicementi impegni che tengono lontane le mie dita da questi tasti dal tic tic simpatico.

Impegni lavorativi, che mi piacciono o che a volte mi annoiano, che mi fanno pensare riflettere o tornare stanca con la voglia solo della mia piccola casa, che giro in pantaloni larghi accompagnati da ciabatte a tinte forti o a piedi nudi quando voglio sentire la terra, il suolo le vibrazioni della vita.

Quasi quasi mi preparo un caffe'...una caffettiera da 6 bevuta sorseggiando, caffe' amaro per sentire la dolcezza della vita...ogni tanto solo ogni tanto un po' di zucchero per ricordarmi che alla vera dolcezza non ci si deve abituare, ma invece non se ne dovrebbe mai avere abbastanza...ummm chiedo scusa ai diabetici ;)...mio padre negli ultimi suoi anni è stato diabetico, chissa' forse una forte dose di dolcezza mai espressa nella sua vita è esplosa tutta insieme...papà lo sai che mi piace stuzzicarti:)

Si mi preparo il caffe'.

Adoro il suo aroma, cosi' quando si espande e impregna le narici di voglia di calore e esprime i sensi e regala fantasie di cordialita' dialogo e sorrisi.

Piumarossa70 in pantaloni larghi, una vecchia tuta, a piedi scalzi che attende di versare il caffe' in una tazza blu proveniente da Boston, regalo di una cliente molto simpatica.

Ovvio la sigaretta non manca.

C'è disordine in casa questa sera, occhiali appoggiati, il letto un po' sfatto, il giubbotto sulla sedia, una pila di libri che mi guarda due accendini vicino e la caffettiera che tra poco brontolera'...c'è disordine mentre faccio ordine nelle mie idee, ne rinnovo alcune, ne butto altre, riapro il "dimenticatoio" e osservo, riciclo, ne inserisco di nuove e ne accentuo altre, apro la "porta" per farne arrivare di nuove, e...apro il cuore per riuscire a comprenderle e viverle.

Ummmm buono il caffe'! Bollente come il sole sulle roccie, morbido come un lago in autunno.

Accendo una candela all'aroma di vaniglia, la sua fiamma tremolante mi affascina. Fin da bambina il fuoco ha esercitato su di me un certo fascino...come un alchimista nella ricerca della sua pietra filosofale mi ritrovavo a pormi domande di come potessi fare per riprodurlo io, per manifestarlo sui palmi delle mani, cosi' senza scottarmi, cosi' semplicemente comunicando con lui. O come un mutaforma trasformarmi nel fuoco stesso...

Penso tutto sia possibile se ci si crede davvero, il problema è crederci veramente, sembra facile ma il "credo" a volte è annebbiato o distorto dal credere di altri o di quello che crediamo sia giusto a volte solo per compiacere nemmeno noi stessi.

No non ho imparato a produrre il fuoco su i mei palmi, ma sto imparando a comprendere le multi qualita' di questo elemento fantastico, dalla semplice scintilla alla potenza del Sole. Il Tutto nasce da una semplice scintilla che sia di fuoco o di altro elemento...E tutti noi siamo delle scintille...

Caffè finito, sul fondo della tazza puntini marroni sparsi a fomare un disegno che la mia fantasia vuole sia un piccolo puledro.

Non è tempo per riordinare la mia tana, lo faro' domani, una sigaretta ancora, un po' di musica, coccole ai miei gatti, un biscotto ai pappagalli, rimetto le ciabatte per andare verso un libro da scegliere per accompagnarmi il sonno. Domani è un sole nuovo, un nuovo fuoco da scoprire.

Notte!

piumarossa70


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