E' da un po' che non scrivo qui sopra, impegni
semplicementi impegni che tengono lontane le mie dita da questi tasti dal tic
tic simpatico.
Impegni lavorativi, che mi piacciono o che a volte mi
annoiano, che mi fanno pensare riflettere o tornare stanca con la voglia solo
della mia piccola casa, che giro in pantaloni larghi accompagnati da ciabatte a
tinte forti o a piedi nudi quando voglio sentire la terra, il suolo le
vibrazioni della vita.
Quasi quasi mi preparo un caffe'...una caffettiera da 6
bevuta sorseggiando, caffe' amaro per sentire la dolcezza della vita...ogni
tanto solo ogni tanto un po' di zucchero per ricordarmi che alla vera dolcezza
non ci si deve abituare, ma invece non se ne dovrebbe mai avere
abbastanza...ummm chiedo scusa ai diabetici ;)...mio padre negli ultimi suoi
anni è stato diabetico, chissa' forse una forte dose di dolcezza mai espressa
nella sua vita è esplosa tutta insieme...papà lo sai che mi piace stuzzicarti:)
Si mi preparo il caffe'.
Adoro il suo aroma, cosi' quando si espande e impregna le
narici di voglia di calore e esprime i sensi e regala fantasie di cordialita'
dialogo e sorrisi.
Piumarossa70 in pantaloni larghi, una vecchia tuta, a piedi
scalzi che attende di versare il caffe' in una tazza blu proveniente da Boston,
regalo di una cliente molto simpatica.
Ovvio la sigaretta non manca.
C'è disordine in casa questa sera, occhiali appoggiati, il
letto un po' sfatto, il giubbotto sulla sedia, una pila di libri che mi
guarda due accendini vicino e la caffettiera che tra poco brontolera'...c'è
disordine mentre faccio ordine nelle mie idee, ne rinnovo alcune, ne butto
altre, riapro il "dimenticatoio" e osservo, riciclo, ne inserisco di nuove e ne
accentuo altre, apro la "porta" per farne arrivare di nuove, e...apro il cuore
per riuscire a comprenderle e viverle.
Ummmm buono il caffe'! Bollente come il sole sulle roccie,
morbido come un lago in autunno.
Accendo una candela all'aroma di vaniglia, la sua fiamma
tremolante mi affascina. Fin da bambina il fuoco ha esercitato su di me un certo
fascino...come un alchimista nella ricerca della sua pietra filosofale mi
ritrovavo a pormi domande di come potessi fare per riprodurlo io, per
manifestarlo sui palmi delle mani, cosi' senza scottarmi, cosi' semplicemente
comunicando con lui. O come un mutaforma trasformarmi nel fuoco
stesso...
Penso tutto sia possibile se ci si crede davvero, il
problema è crederci veramente, sembra facile ma il "credo" a volte è annebbiato
o distorto dal credere di altri o di quello che crediamo sia giusto a volte solo
per compiacere nemmeno noi stessi.
No non ho imparato a produrre il fuoco su i mei palmi, ma
sto imparando a comprendere le multi qualita' di questo elemento fantastico,
dalla semplice scintilla alla potenza del Sole. Il Tutto nasce da una semplice
scintilla che sia di fuoco o di altro elemento...E tutti noi siamo delle
scintille...
Caffè finito, sul fondo della tazza puntini marroni sparsi
a fomare un disegno che la mia fantasia vuole sia un piccolo puledro.
Non è tempo per riordinare la mia tana, lo faro' domani,
una sigaretta ancora, un po' di musica, coccole ai miei gatti, un biscotto ai
pappagalli, rimetto le ciabatte per andare verso un libro da scegliere per
accompagnarmi il sonno. Domani è un sole nuovo, un nuovo fuoco da
scoprire.
Notte!
piumarossa70