Camminavo su un sentiero sterrato, il cielo forse di un
azzurro sereno, camminavo consapevole dove andare e dove arrivare.
Non sapevo che c'eri anche tu!
Un anziano uomo medicina, rughe coltivate nell'esperienza
di anni o molte vite, capelli lunghi arruffati e grigi, un grigio senza
sfumature ma che poneva riverenza e sicurezza.
Mi guarda, vorrei chiedere tante cose, forse inutili...mi
anticipa leggendo il suo fumo e le sue foglie sacre, lo guardo, lo ammiro,
parliamo con il cuore e con la mente, la bocca non serve. Mi rivela che i
miei spiriti indiani per ora se ne sono andati, "sono stanchi" mi ha detto,
avete lavorato molto, forse troppo...ritorneranno, stai serena, torneranno molto
presto. Il sorriso mentre dice queste parole è negli occhi ma io lo sento
nell'anima, come sento finalmente di essere totalmente compresa nel mio essere e
nella mia essenza.
Non sapevo che c'eri anche tu!
Nello stesso tempo mentre mi sento protetta ho lo sguardo
sulla terra, pensando ai miei compagni rossi, "forse ho sbagliato", "forse,
forse non ho lavorato bene"...ma wichasa wakan (uomo sacro/uomo medicina) mi
guarda e io altrettando ricambio e so che in quel momento abbiamo il cuore in
mano, forse sorrido.
Sicura mi volto alla mia sinistra e ci sei tu! Alto fiero,
e sereno, come mai ti ho visto come mai ti ho conosciuto! Sono felice per te per
me, ma prima di dire per noi chiudo il cuore ma l'uomo medicina ci invita ad
intrecciare le nostre mani in un unica sola...la sento, è grande e forte, è
forte è delicata è calda, come i tuoi occhi che mi guardano come i miei che
penetrano nella tua e mia anima per capire se quello che sta accadendo è vero,
sono felice? No, perchè quell'attimo non si può descrivere in felicità, non puo'
avere una parola l'immensita'!!
L'uomo medicina ci parla, è allegro, nei gesti rivela la
felicità di quanto è accaduto e da quanto tempo lui già sperando sapeva. Ci dice
che abbiamo uno spirito unico a guidarci, adesso...due meta' in uno, o due
interi e uno per due...la mano ancora incrociata alla tua, e il benessere che
provo si irradia come un volo di mille colibrì nel mio essere, il cuore, il
cuore non lo sento, perchè è intorno a noi, in noi.
No non lo sapevo che c'eri anche tu!
Forse wichasa wakan ora sta danzando, ringrazia i suoi
spiriti e tu che mi prendi in braccio così come aveva parlato quel sasso
bianco...e mi indichi il sole, un sole arancione da guardare ad occhi
aperti...lo guardiamo insieme...so sento che tutto è felice intorno a noi che
quello che doveva accadere è successo...c'è da camminare adesso!
Cammino guardando il sole...ricordi? Lo dicevi lo scrivevi
tu...
Uomo che guarda oltre, c'eri anche tu...c'ero anch'io, io
ancora non conosco la strada nuova da percorerre, il cammino alla luce della
luna l'ho "imparato", la strada del sole...la strada del sole facciamola a mani
intrecciate.
Lila pylamaye wichasa wakan!
piumarossa70